Caratteristica
di Envy Endive è la rabbia
che fa di
lei un personaggio scomodo
e
fastidioso come la scabbia.
Il guscio
duro racchiude e protegge la polpa
che lei
rifiuta di offrire, neanche fosse una colpa.
Da un
evento tragico del passato è segnata,
la
perdita dei genitori in un incidente l’ha scioccata.
Dalla
noia medio borghese
madre e
padre tentarono di scappare
facendo
giochi notturni
in una
campagna particolare,
dove gli
adulti si scambiavano di ruoli
per
sentirsi meno soli.
Del
contadino non avevano però tenuto conto
e in una
mietitrebbiatrice finirono
sei ore
dopo il tramonto.
Da allora
le appaiono sotto forma di ectoplasmi pessimisti,
fantasmi
ambasciatori di nefasti presagi,
nonché
rinnovati esibizionisti.
Gemelle,
nella fattispecie siamesi,
sono
Rucoletta e Valeriana,
di Envy
Endive sorelle dai verdi accesi.
Differenti
nell’aspetto, quanto nel carattere,
l’eccezione
che conferma la regola
è il tema
pertinente da dibattere.
Se certi
legami sono talmente forti
da tenere
unite due entità così diverse tra loro
è perché
gli opposti si attraggono,
per cui
se una porta zizzania
l’altra
nel riposo trova ristoro.
Una
convivenza forzata,
si
potrebbe malignare,
piuttosto
che una simbiosi
che in
parassitismo tende a degenerare:
Rucoletta
si lamenta dello scarso affiatamento
e del
peso morto che sta alla sua sinistra,
Valeriana
dorme noncurante di essere zavorra
per una
sorella con la quale ben poco si registra.
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