Tacciato
d’essere un tanghero,
grossolano,
sfacciato e sincero,
del
tanguero non ha niente,
ma lo si perdona
per il fare divertente.
Poco
realista, goffamente punta in alto,
dove mai
potrebbe arrivare, se non riesce neppure
a
superare una pozzanghera con un salto?
Paralizzato
dalla paura di un capogiro,
che va
dalla labirintite all’international vertigo,
non
fronteggia nemmeno una pozza
e aggira
a rilento l’acqua zozza.
D’altra
cifra è la tanguera bagnata,
donna
fortunata in quanto eccitata.
Sensuale
e nervosa,
domina la
pista scoperta
da
pantera sinuosa,
sicura di
sé, non teme la caduta della pioggia
in un
tutt’uno con gli umori del paradiso
a cui
l’uomo volentieri s’appoggia.
Con
atteggiamento esecrabile, innegabilmente,
il
tanghero si diletta in un passatempo
avvilente,
come
unico attore principale di un set
allestito
in un’allegorica, marmorea tinozza,
sguazzando
da drama queen,
si
trastulla e singhiozza.
Asciugate
le lacrime,
consapevole
d’essere per natura esagerato,
abbozza un
casquè doble rovesciato,
tentando
di emulare la tanguera,
risultando
un principiante da balera.
Non c’è
vita nella sua abiosfera,
è canna
al vento, forse bandiera.
Nell’eventualità
che il destino mal si ponga
si cimenterà
nella milonga,
intesa
come del tango il luogo di ballo,
dove anche
un incerto uomo
con una mirada pone fine al femminile stallo,
su incoraggiamento
del cenno cabeceo della ballerina,
la quale
si accontenta, pur di non finire in formalina,
riservandosi
il diritto di recesso collateralmente al pettegolezzo,
durante
la breve cortina che, per cambiare
partner, funge da intermezzo.
Degli
speed date l’uomo tinozza è un
esperto,
all’altro
significato della milonga
è con
probabilità maggiormente aperto:
una danza
popolare che col tango si confonde
e alla
quale tutto il corpo piacevolmente risponde.
Tra il
tango e la milonga c’è differenza,
in
semicrome che rimanendo otto variano in sequenza,
e della
malinconia del primo si può far senza,
se nella scatola vitale di ognuno di noi c’è,
della milonga,
la
sincopata, instabile cadenza.
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