Un individuo
covato a lungo all’ombra da un alemanno sole quadrato,
a breve
dalla luce verrà abbacinato.
Custodito
dalla terra utero,
s’illude
di poter godere all’infinito del protettivo grembo,
uno
scomodo tubero,
partorito invece
non controvoglia
dal
nerastro humus che, espellendolo, dalla patata bollente si sbroglia.
Là fuori
nessun genitore, nei dintorni,
a
imboccargli il primo Spread!
quale
espressione alternativa al vagito degli iniziali giorni.
Il Guten Tag si vede dal mattino
e al
piccolino pare di aver sbagliato collocazione,
forse a
causa del fare sbarazzino.
Nulla
contro la nazione che le umili origini gli ha dato,
soltanto che
nascere in Italia lo avrebbe maggiormente appagato.
In un
attimo il tempo scivola via e la patata non più novella,
per
quanto ancora appetitosa e bella,
sentendo
di avere un problema,
necessita
di perdere il controllo con qualche soluzione estrema:
quel che
ci vuole è un taglio moderno,
appropriato
a uno scoppiettante inferno.
Ribelle,
eppure masochista,
non
rinnega il comportamento autolesionista,
ed
essendo dall’olio bollente attratto
va da sé
che, di chiamarsi Kartoffel, debba ritenersi soddisfatto.
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